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Il principale campo d'interesse di questo studio è la riabilitazione visiva, eseguita con i metodi della FISICA, oltre le altre diagnosi e trattamenti di tutte le altre patologie. Nel menù "NOVITA' " sono pubblicati articoli su tutti gli sviluppi di questa "Nuova Medicina", basata sulla Fisica Quantistica. I nostri metodi per la riabilitazione visiva utilizzano :
☀ campi magneto-elettrici multifrequenziali;
☀ fisica radionica secondo Callegari;
☀ biofeedback visivo, che segue.
Sembra che l’ipovisione colpisca circa una persona su 100 nel mondo. In Europa dovrebbero esserci circa 11 milioni di ipovedenti e circa 1 milione di non vedenti. Circa il 70% della popolazione ipovedente può essere aiutato con la riabilitazione visiva e gli ausili visivi, in Europa potrebbero usufruirne circa 7 milioni di persone. E’ stato dimostrato come la sola prescrizione dell’ausilio in molti casi non consente al paziente di sfruttare le proprie potenzialità funzionali residue. L’obiettivo primario della riabilitazione di questi pazienti è quello di conservarne le potenzialità visive residue e di renderli capaci di ottimizzarne l’uso per il mantenimento dell’autonomia visiva, consentendo in tal modo un livello di vita soddisfacente. Uno dei miei programmi di riabilitazione prevede la possibilità di sottoporre i pazienti a sedute di biofeedback microperimetrico: la rieducazione mediante biofeedback si attua con una serie di sedute di esercizio in cui il paziente, guidato da uno stimolo visivo e sonoro, impara a riconoscere il proprio nuovo punto di fissazione retinica (PRL) a stabilizzarlo nel tempo con un successivo miglioramento della capacità di lettura e della sicurezza e velocità delle attività quotidiane.
Il metodo della fisica radionica secondo Callegari è basato sull'osservazione di campi energetici ed informativi, che sottendono la struttura fisica del soggetto da trattare.L'indagine permette di rilevare gli squilibri energetici, di quantificarli e di rilevare le frequenze radioniche complementari di rifasamento del soggetto.
LA RIABILITAZIONE VISIVA e L'IPOVISIONE
In cosa consiste
L’ipovisione rappresenta una condizione di capacità visiva ridotta, irreversibile e bilaterale (colpisce entrambi gli occhi) che condiziona e limita l’autonomia dell’individuo, compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane. La vista perduta, purtroppo, non può essere recuperata; tuttavia è possibile imparare a sfruttare al meglio le zone retiniche ancora funzionanti. Quest’obiettivo è raggiungibile solo attraverso la riabilitazione visiva. Questa riabilitazione consiste in un percorso, variabile da persona a persona, che consente di conservare le potenzialità visive residue (ottimizzandone l’impiego), così da superare alcune disabilità e recuperare la socialità, la comunicazione e la progettualità, migliorando in questo modo la qualità della vita. La riabilitazione visiva è un percorso che andrebbe intrapreso dalle persone ipovedenti indipendentemente dalla causa e dall’età di insorgenza dell’ipovisione.
Strumenti impiegati
Il primo passo della riabilitazione visiva è l’inquadramento dell’ipovedente, con particolare attenzione all’analisi delle richieste, dei bisogni e delle difficoltà psicologiche legati alla condizione visiva. Questa fase richiede l’intervento di più figure professionali con competenze specialistiche, ossia lo psicologo, l’oculista riabilitatore, l’ortottista riabilitatore. Segue il periodo di riabilitazione vera e propria, con una serie di incontri nel corso dei quali l’ipovedente apprende ad utilizzare al meglio gli ausili individuati per venire incontro alle sue richieste (ausili ottici, elettronici, informatici). A volte vengono anche assegnati degli esercizi domiciliari di coordinazione occhio-mano, con opportune verifiche negli incontri successivi. In alcuni casi può essere necessario ricorrere alla stimolazione visiva (biofeedback), che si pratica ricorrendo a uno strumento particolare: il microperimetro (ossia microperimetria). I cicli di trattamento durano, in genere, 10 o 15 sedute 2 volte la settimana, eventualmente da ripetersi nel tempo. Nella riabilitazione visiva si individuano e si sfruttano le zone retiniche ancora funzionanti. L’obiettivo del percorso riabilitativo è consentire alla persona ipovedente di utilizzare al meglio queste aree così da migliorare la percezione visiva e ottenere un miglioramento della sua qualità di vita.
Le naturopatie ottiche sono trattate con i mezzi della FISICA e basate sul "Principio Radionico Callegari". Di seguito riportiamo le basi scientifiche a cura dell'Ing. Giuseppe Callegari. I dettagli approfonditi su questo "Principio Radionico" sono sito web "Radionica e Radiobiologia Callegari 1938". La Radionica di Callegari può essere definita,semplicemente, un metodo di stimolazione della guarigione a distanza con l'utilizzo di specifici strumenti che permette di rilevare eventuali squilibri energetici, esistenti nella materia, sia essa organica (uomo, animali, piante) che inorganica, per ristabilirna il naturale equilibrio.