Nervo ottico e oncomodulina

10.10.2018 16:48

Oncomodulina e nervo ottico

L'oncomodulina è una proteina prodotta dai macrofagi. Oltre ad essere capace di legare ioni calcio (Ca++), questa proteina, nel tessuto nervoso, ha un'azione neurorigenerante, ovvero agisce come una neurotrofina (fattore di crescita) capace di promuove la ricrescita degli assoni nervosi.
(Yin Y et al. Oncomodulin links inflammation to optic nerve regeneration, Proc Natl Acad Sci USA. 2009 Oct 29)
L'assenza della rigenerazione nervosa nelle fibre nervose lesionate del sistema nervoso centrale ha sempre frustrato gli scienziati e i ricercatori di tutto il mondo, ma
i ricercatori del Children's Hospital di Boston hanno scoperto un fattore di crescita naturale, l'Oncomodulina, che potrebbe essere una risposta adatta ai danni provocati dalle malattie nervose come il glaucoma, i tumori, i traumi, le lesioni spinali e gli ictus.
Il dottor Yugin Yin ed il dottorando Larry Benowitz, due neuroscienziati dell'Harvard Medical School, hanno effettuato studi sul nervo ottico, che connette le cellule nervose della retina al cervello ed è usato frequentemente come un modello negli studi sulla rigenerazione nervosa.
Negli studi sui ratti con il nervo ottico lesionato, aggiungendo l'oncomodulina con altri fattori che promuovono la crescita, la ricrescita degli assoni raddoppiava. In un altro esperimento l'oncomodulina era mischiata con uno zucchero mannosio e con la forscolina, che aiuta i recettori delle cellule a diventare sensibili ai messaggeri della proteina e questa combinazione era più potente del fattore neurotrofico ciliare nelle stesse condizioni.
L'oncomodulina era nota tra gli scienziati da più di vent'anni, poiché era presente nelle cellule tumorali e nella placenta prima che venisse scoperta anche negli assoni delle cellule nervose dell'occhio.

La teoria dietro la scoperta dell'oncomodulina è: dopo una lesione all'occhio avviene una reazione infiammatoria che stimola i macrofagi che sono cellule immuni ad attaccare gli assoni e a rilasciare una proteina non identificata che provoca la rigenerazione nervosa. Ma affinché l'oncomodulina possa funzionare c'è bisogno di un agente che dovrebbe aumentare l'AMP ciclico, che inizia le varie reazioni cellulari ed aiuta il recettore dell'oncomodulina a funzionare sulla superficie delle cellule.
Esiste un altro duplice approccio avanzato da Benowitz e dal suo collega Dietmar Fischer, in cui gli inibitori naturali della cre! scita degli assoni vengono soppressi e i fattori di crescita vengono attivati, e tutto ciò potrebbe dare dei risultati incredibili.
L'uso dell'oncomodulina sugli uomini è ancora nella sua fase iniziale, ma la sua scoperta ci ha imbarcato in un viaggio pieno di speranza per quanto riguarda il trattamento delle malattie invalidanti e intrattabili come il glaucoma e la lesione spinale.
Seguiremo la sperimentazione, partecipando alla stessa, ed appena possibile ne renderemo conto!

Molti chiedono dove si può acquistare l'oncomodulina. Nei vari Blog ho trovato Antonio, che scrive :

"... anche mia mamma ha perso la vista per un arterite di horton che ha causato l’atrofia del nervo ottico l’unico medico in italia che sperimenta l’oncomodulina è il dottor siravo di pisa che sta cercando di far introdurre l’oncomodulina dal ministero della sanita quiindi se ci riuscirà il farmaco non si deve acquistare ed è completamente sonvenzionato dallo stato; adesso è impossibile trovare il farmaco, diffidate da tutto e tutti provate a contattare il dottor Siravo mia madre deve andare a metà settembre per un ulteriore esame vi faro sapere."

Articolo-intervista in inglese : in Annals Eye Science