MIOPIA

31.05.2016 11:41

MIOPIA

In cosa consiste

 La miopia è un difetto visivo che altera la messa a fuoco, per cui si vedono bene e nitidi gli oggetti vicini, mentre risultano sfocati e annebbiati quelli lontani, con aggravamento del fenomeno nelle ore notturne. Nell'occhio normale le immagini si formano sulla retina e danno luogo a una messa a fuoco corretta. Nell'occhio miope l'immagine si forma davanti alla retina, generando una visione sfocata per gli oggetti in lontananza. Il termine "miopia" deriva dal termine greco “myo”, che significa "chiudere", per indicare l'abitudine tipica dei miopi di strizzare gli occhi per vedere meglio da lontano.  Questo difetto della vista affligge circa ⅓ della popolazione.

Quali sono le cause

Il fattore causativo sta nel bulbo oculare di forma eccessivamente allungata, con curvatura eccessiva della cornea, ossia della membrana che controlla la parte anteriore dell'occhio. La miopia è considerata lieve fino a 4 diottrie, media fino a 8 e grave oltre le 8 diottrie. Ha ragioni da vendere Manuel Lezaeta, quando afferma che gli occhi si ammalano o funzionano in modo anomalo a causa della impurità del sangue, che fa fatica a giungere dovunque con sufficiente flusso e regolarità. Sangue viziato e alterato da cattive digestioni, da stitichezza e da miasmi intestinali risalenti che causano congestioni e sbalzi di pressione locali negli organi sensori dell'organismo ed in zona cerebrale. Per guarire al meglio serve dunque ristabilire la normalità digestiva e riattivare le funzioni della pelle, mediante movimento giornaliero e respirazione.

I suoi sintomi

Difficoltà nel riconoscere oggetti lontani con adeguata chiarezza. Tendenza a socchiudere gli occhi per rendere migliore la messa a fuoco soprattutto in condizioni di poca luce. Sfocatura delle immagini lontane. Frequenti mal di testa. Affaticamenti della vista, soprattutto quando l'occhio si sforza per distinguere oggetti lontani. 

Diagnosi 

La miopia si identifica nel corso di una visita oculistica di routine. La presenza o meno di miopia viene infatti diagnosticata tramite un semplice esame della vista. In una piccola percentuale di soggetti il difetto visivo si presenta nella forma degenerativa della retina, con una scarsa visione. Spesso insorge nei bambini piccoli, a 2-3 anni di età e progredisce col passare degli anni, arrivando anche a valori molto elevati (30 diottrie).

Trattamenti e Cura

Occhiali e lenti a contatto non risolvono il problema ma consentono di vedere al meglio. L'ideale resta quello di adoperare gli occhiali solo per il lontano, e di sfruttare al meglio la capacità visiva naturale per gli oggetti vicini, oltre che per la lettura. La procedura laser tipo PRK fotoablazione corneale di superficie) asporta parte el tessuto superficiale della cornea, rendendola più piatta, e vale per le miopie lievi. La procedura LASIK (cheratomileusi intrastromale) asporta strati più interni della cornea e può andar bene per ogni miopia. Essendo gli occhi lo specchio della vita, una specie di punto rivelativo terminale sintetico dello stato interno dell'organismo, occorre rispettarli. L'occhio offre infatti all'oculista e all'iridologo la possibilità di conoscere lo stato di salute e di equilibrio dell'organismo. C'è generale convergenza di opinioni sui progressi straordinari delle tecniche laser, sicuramente efficaci nel ridare chiarezza visiva. Occorre comunque fare qualche riflessione. Gli interventi atti a modificare il potere refrattivo del bulbo sono sempre rivolti ad un approccio corneale. Ma la cornea non è un brandello di materia inanimata. Trattasi di tessuto biologico integro in cui si mantiene un delicato equilibrio, tale da garantire le caratteristiche di specularità, vascolarizzazione e trasparenza di quell'occhio. Qualsiasi tipo di insulto e di modifica esterna che l'operatore apporta all'integrità tissutale non è sempre privo di inconvenienti, come si vorrebbe far credere. 

Tuttavia gli occhiali sono il mezzo più diffuso e di facile uso, ma comportano inevitabili problemi visivi, che aumentano quanto più è forte la miopia che correggono. L'immagine risultante percepita dal soggetto miope è, infatti, rimpicciolita tanto più la lente è forte ed è nitida solo nella porzione centrale a causa delle distorsioni (causate dalla periferia della lente stessa). Tuttavia l'opportunità di un uso delle lenti a contatto andrebbe valutato attentamente da un oculista.

La miopia si può correggere con lenti biconcave (divergenti)

Nei bambini è preferibile la correzione con occhiali e non lenti a contatto; inoltre, sono fondamentali alcuni accorgimenti nello scegliere il modello: il margine superiore della montatura deve arrivare al sopracciglio per evitare che il bambino, quando rivolge lo sguardo verso l’alto, veda fuori dalla lente; le lenti devono essere infrangibili e la correzione del difetto deve essere totale. Inoltre, l’occhiale va portato praticamente sempre (è importante che al cervello arrivino immagini nitide, per evitare uno stimolo al peggioramento del difetto).