IPERMETROPIA

31.05.2016 11:36

IPERMETROPIA

In cosa consiste

Nell’occhio ipermetrope gli oggetti distanti non vanno a fuoco precisamente sulla retina, madietro la retina, creando una immagine confusa. Consiste in un difetto di refrazione per il quale la vista degli oggetti vicini risulta maggiormente sfocata rispetto a quelli lontani; a volte è possibile vedere nitidamente gli oggetti molto distanti nelle ipermetropie lievi, ma nel caso delle ipermetropie elevate anche questi risultano sfocati. La luce proveniente dagli oggetti, sia da quelli lontani sia da quelli più prossimi, non viene messa a fuoco perfettamente sulla retina, ma su un piano posto dietro ad essa. Nell'ipermetropia lieve, finché si è giovani, l'occhio riesce a compensare il proprio difetto con il meccanismo naturale dell'accomodazione (cioè il potere di mettere a fuoco che ha il cristallino modificando la sua forma all'interno dell'occhio), ma verso i 40 anni questa capacità inizia a diminuire e allora si rendono necessarie le lenti correttive. I pazienti hanno la sensazione di un peggioramento visivo che sembra progressivo, in effetti tale difetto è congenito e con l'età è solo la capacità di compensarlo che viene meno. Per questo con l'avanzare dell'età va corretta con gli occhiali. 

Quali sono le cause

L’ipermetropia può essere di tipo congenito e si trasmette ereditariamente con carattere autosomico recessivo. Essa può essere dovuta a vari fattori : -  bulbo oculare più corto del normale; -  curvatura della cornea e del cristallino minore della norma; -  variazione dell’indice di refrazione del cristallino; -  cristallino lussato (spostato dalla sede abituale), afachia (mancanza del cristallino dovuta alla sua asportazione chirurgica per cataratta). Lacausa più frequente di ipermetropia è l’occhio troppo corto. Tutti i bambini hanno un’ipermetropia fisiologica alla nascita che si riduce con la crescita del bulbo fino all’età della pubertà. 

I suoi sintomi

L'ipermetrope ha difficoltà a guardare oggetti vicini, ha bisogno per questo di strizzare gli occhi per vedere chiaramente. Inoltre, il cristallino che tende a compensare il difetto è sottoposto a uno stress continuo del muscolo ciliare, che non è mai rilassato. Il passaggio naturale dalla visione di oggetti distanti e oggetti vicini determina, , un continuo aggiustamento. Non è raro che questo meccanismo dia vita a sintomi quali: - bruciore; - una più o meno intensa lacrimazione dell'occhio; - dolori degli occhi e mal di testa, dopo la lettura, la scrittura, il lavoro al computer o lo svolgimento dei compiti con i bambini; - ipersensibilità alla luce poiché i muscoli che governano lo spostamento del cristallino hanno la stessa inserzione di quelli che governano la regolazione della pupilla. Fino a che il paziente affetto è giovane e l’ipermetropia lieve, il soggetto riesce a compensare questo difetto grazie all’ “accomodazione” ossia un meccanismo di compensazione fisiologico che modificando la curvatura del cristallino permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina.Dopo i 50 anni, invece, quando il meccanismo di accomodazione comincia ad essere non più tanto efficace, i pazienti lamentano una progressiva riduzione visiva sia per lontano che per vicino. 

Diagnosi 

Sia per i bambini che per gli adulti, naturalmente occorre visita oculistica, sia per i bambini che per gli adulti. Nei bambini è fondamentale l'utilizzo di gocce "cicloplegiche", cioè la dilatazione della pupilla per annullare l'effetto compensatorio del cristallino deve essere quindi in grado di smascherare il difetto reale. L'ipermetropia si misura in diottrie. Più elevato sarà il difetto, più grande sarà la correzione da prescrivere, quindi un occhiale o una lente a contatto caratterizzato da un numero elevato di diottrie. L’ipermetropia viene corretta con lenti positive convergenti, che permettono di far cadere le immagini sulla retina e di vedere a fuoco. Andrebbe corretta il più precocemente possibile per ridurre la frequenza di strabismi (anche minimi) ed ambliopie (occhio pigro); di qui la necessità a scopo profilattico che i bambini vengano controllati già all’età di 3 anni. Le ipermetropie lievi (fino a 2 diottrie) e medie (fino a 5) sono le più frequenti. Le ipermetropie superiori a 6-7 diottrie sono rare e  in genere si associano a malformazioni oculari.  
L’ipermetropia si corregge con gli occhiali o le lenti a contatto. Spesso le lenti a contatto sono preferite sia per motivi estetici, quando vengono praticate attività sportive o di pubblica relazione o per avere una correzione totale che in caso di anisometropia (significativa differenza di difetto rifrattivo tra un occhio e l’altro) non è tollerata se corretta con gli occhiali.
Già da diversi anni  si può anche correggere con la chirurgia con laser ad eccimeri

Cura

L’ipermetropia si corregge con gli occhiali o le lenti a contatto. Spesso le lenti a contatto sono preferite sia per motivi estetici, quando vengono praticate attività sportive o di pubblica relazione o per avere una correzione totale che in caso di anisometropia (significativa differenza di difetto rifrattivo tra un occhio e l’altro) non è tollerata se corretta con gli occhiali. In casi selezionati esiste la possibilità di una terapia alternativa che consiste nel praticare una rieducazione visiva tramite biofeedback del rifletto retinico per migliorare l’acutezza visiva. Il biofeedback è una tecnica innovativa che si basa sulla continua monitorizzazione di fenomeni fisiologici che normalmente sfuggono al controllo volontario del paziente, e nel successivo allenamento al controllo degli stessi. In altre parole, con questo sistema rieducativo si insegna al paziente come ottenere i migliori risultati visivi dai suoi occhi; durante il trattamento il soggetto imparerà un nuovo modo di vedere più efficiente rispetto a quello che possiede; si troverà così nella situazione di chi apprende un’abilità motoria (come il nuotare o l’andare in bicicletta) e non potrà più dimenticarla in quanto la eserciterà tutti i giorni. (vedi rieducazione visiva).

Trattamenti

In soggetti con lieve ipermetropia anche associata ad astigmatismo, non ancora corretti, con sintomi continui o anche saltuari di visione annebbiata, sdoppiata, incerta e con sintomi di astenopia. Si riporta la visione naturale a 10/10 evitando l’uso degli occhiali e si eliminano i sintomi astenopeici. In soggetti sempre con lieve ipermetropia anche associata ad astigmatismo ma già corretti, aventi gli stessi sintomi e comunque un peggioramento della visione in genere. Si recuperano i 10/10 con la correzione abituale e si eliminano i sintomi, evitando l’aumento della correzione. Automaticamente si migliora anche la visione naturale, potendo quindi arrivare a limitare l’uso della correzione abituale (anche ridotta) a quelle condizioni che necessitano un forte impegno visivo. Infine, già da molti anni, si può correggere chirurgicamente con laser a emtosecondi e laser ad eccimeri : - PRK fino a 2 diottrie; - FEMTOLASIK oltre le 2 diottrie; - Impianto di lente intraoculare aggiuntiva (davanti all’iride) in ipermetropie elevate; - sostituzione del cristallino (Lensectomia).