ILLUSTRAZIONE TRATTAMENTO

02.06.2016 11:14

Chirurgia refrattiva laser per

presbiopia miopia ipermetropia astigmatismo

 

In cosa consiste

La chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri è una tecnica chirurgica sicura ed efficace grazie alla quale si possono correggere i difetti di vista (miopia, astigmatismo, ipermetropia) applicando il trattamento sulla superficie corneale. La capacità del laser di rimuovere parti microscopiche con estrema precisione viene sfruttata per "rimodellare" la curvatura corneale. Così facendo è possibile eliminare o ridurre difetti comuni della vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo eliminando la necessità di indossare a vita occhiali e lenti a contatto. Il laser ad eccimeri può correggere i difetti visivi mediante la vaporizzazione a freddo del tessuto corneale in modo mirato. Questo può avvenire in superficie con diverse metodiche che si differenziano l'una dall'altra solo per la preparazione preliminare all'azione del laser: PRKLASEKepiLASIKASAO in profondità dopo avere tagliato e sollevato uno strato superficiale di cornea. L'applicazione del laser a eccimeri che segue è identica per i due trattamenti. Il fronte avanzato di questa chirurgia sono i trattamenti customizzati, cioè un rimodellamento della cornea mediante laser ad eccimeri che tiene conto delle caratteristiche individuali e spesso consente una visione migliore rispetto ai trattamenti standardizzati. Il laser a eccimeri permette di rimuovere parti microscopiche del tessuto della cornea, modificando la forma della zona più importante per la messa a fuoco (zona ottica) e migliorando anche il profilo della cornea periferica circostante. Grazie all'energia creata dal laser si produce una "evaporazione" del tessuto bersaglio senza danneggiare i tessuti circostanti. Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, impossibile per la mano umana, nell'ordine di micron (millesimo di millimetro) per ogni colpo emesso e con una riproducibilità non raggiungibile a tutt'oggi da nessun altro mezzo. 

Come funziona e tecniche

Viene eseguito un controllo di sicurezza dello stato di salute del paziente, verificando più volte i suoi dati clinici. Alla fine degli accertamenti il personale infermieristico somministra al paziente le terapie indicate dal chirurgo e prepara l'intervento. I pazienti possono mangiare e bere normalmente prima del trattamento. Non bisogna essere ben struccate e non profumate, a causa dei vapori di alcool che possono interferire con il raggio laser; evitando i profumi e  i dopobarba alcolici. Si consiglia di presentarsi con un accompagnatore, considerando che dopo il trattamento non è consigliabile la guida; la lacrimazione unita all'insofferenza alla luce la renderebbe pericolosa. È inoltre importante riportare tutti gli esami preliminari eseguiti in precedenza. L'intervento viene eseguito per entrambi gli occhi nella stessa seduta operatoria. In casi particolari il chirurgo può decidere di eseguire gli interventi separatamente in due sedute diverse. Tutte le tecniche vengono abitualmente eseguite in ambulatorio, con anestesia topica (gocce). È importante sospendere l'utilizzo delle lenti a contatto per almeno 7 giorni prima della visita in modo di presentare le caratteristiche oculari nel modo più inalterato possibile. Prima dell'intervento è preferibile sospendere le lenti a contatto per almeno 4 giorni.  

Il laser ad eccimeri può correggere i difetti visivi mediante la vaporizzazione a freddo del tessuto corneale in modo mirato. Questo può avvenire in superficie con diverse metodicheche si differenziano l'una dall'altra solo per la preparazione preliminare all'azione del laser:

  • PRK: deriva dall'inglese Photo Refractive Keratectomy che in italiano significa fotocheratectomia refrattiva. L'intervento prevede l'asportazione meccanica di una parte della sottile membrana superficiale della cornea (epitelio) mediante uno strumento smusso e successivamente viene papplicato il laser ad eccimeri. Una variante più avanzata di questa tecnica è la PRK trans epiteliale; in questo caso l'epitelio viene rimosso direttamente mediante il laser ad eccimeripermettendo la customizzazione o personalizzazione del intervento già direttamente sulla superficie corneale senza la necessità di eseguire tagli ne altre manovre chirurgiche invasive.
  • LASEK: Laser Epithelial Keratomileusis .La tecnica prevede il sollevamento dell'epitelio corneale. Tale sollevamento viene ottenuto imbevendo l'epitelio di una soluzione alcolica. Al termine dell'intervento l'epitelio viene riposizionato sullo stroma corneale.
  • EpiLASIK: deriva dall'inglese Laser In Situ Keratomileusis epiteliale. Anche questa tecnica prevede il sollevamento dell'epitelio corneale, ma a differenza della LASEK il sollevamento viene ottenuto mediante l'applicazione di uno strumento meccanico specificamente disegnato per sollevare l'epitelio, detto epicheratomo. Al termine dell'intervento l'epitelio viene riposizionato sullo stroma corneale.
  • Tecniche chirurgiche intrastromali: il trattamento con il laser ad eccimeri in questo caso non avviene sulla superficie della cornea, ma all'interno di essa sullo strato intermedio chiamato stroma. Perché ciò sia possibile è necessario praticare, prima del trattamento con il laser a eccimeri, un'incisione a lamella con uno strumento chirurgico. Si solleva il lembo di tessuto corneale così creato (flap), si applica il laser ad eccimeri e successivamente si riposiziona il lembo. Si può paragonare questo intervento chirurgico alla apertura di un libro (azione di creazione della lamella corneale, o flap), alla estrazione di alcuni fogli sottostanti alla copertina (azione del laser ad eccimeri), e alla chiusura del libro (riposizionamento della lamella). In rari casi può rendersi necessario apporre alcuni punti di sutura temporanei. Talvolta il taglio lamellare può essere ritenuto dal chirurgo qualitativamente non adeguato; in presenza di questa complicanza è ritenuto più opportuno riapporre la lamella e differire l'intervento di un tempo variabile a giudizio del chirurgo.
  • LASIK: ossia viene effettuata anche in profondità, dopo aver tagliatoe sollevato uno strato superficiale di cornea; il nome deriva dall'inglese Laser Intrastromal Keratomileusis, che in taliano significa cheratomilesusi intrastromale. Lo stroma viene tagliato con una "micro pialla" chiamata microcheratomo. Oggi la creazione del flap può essere realizzata con un nuovo tipo di laser, chiamato laser a femtosecondo, che ha migliorato la sicurezza e riproducibilità del intervento riducendo la percentuale di complicanze.

L'intervento è indolore, ma talvolta il paziente riferisce un leggero fastidio dovuto al divaricatore palpebrale. Durante alcune fasi dell'intervento è possibile che la visione, da parte del paziente, risulti temporaneamente offuscata: questo è un aspetto del tutto normale e non deve preoccupare. La cooperazione del paziente, che deve seguire le indicazioni impartite dal chirurgo sia prima che durante l'intervento, è indispensabile per il raggiungimento del risultato ottimale. 

Prescrizioni post-intervento

Al termine della procedura viene prescritta una terapia a base di colliri e compresse. Fin dal giorno dell'intervento il paziente è tenuto a praticare con estremo scrupolo le medicazioni prescritte nelle modalità indicate. Vengono effettuati controlli postoperatori (forse meglio parlare di medicazioni post operatorie) durante i primi 4-5 giorni successivi all'intervento; questi controlli sono assolutamente necessari per valutare l'andamento dell'intervento e sono obbligatori. La negligenza nel seguire la terapia postoperatoria e le scadenze dei controlli specialistici può influenzare il risultato finale ed essere causa di complicanze. Dopo l'intervento occorre osservare almeno tre giorni di riposo, evitare la lettura, la TV e avendo cura di dormire almeno 10-12 ore per notte, al fine di accelerare il processo di guarigione . È preferibile evitare qualsiasi massaggio o strofinio oculare.