ILLUSTRAZIONE DIAGNOSTICA

31.05.2016 19:22

OCT
Optical Coherent Tomography (tomografia a coerenza ottica)

In cosa consiste

L’OCT consiste in una dettagliata esplorazione del polo posteriore di un occhio utilizzando diverse modalita’ di scansione, lineare o circolare, regolandone anche le dimensioni della scansione in lunghezza o diametro. La Tomografia a Coerenza Ottica, chiamata in breve OCT dall’abbreviazione del suo termine inglese Optical Coherence Tomography, Il primo OCTutilizzato è stato quello con metodica Time Domain, tecnica diagnostica non invasiva che consente la visualizzazione di sezioni trasversali retiniche ad alta risoluzione (circa 10 micron) utilizzando per l’acquisizione delle scansioni un raggio di luce di lunghezza d’onda nel vicino infrarosso (845 nm). 

Strumenti impiegati

Le scansioni vengono acquisite dallo strumento in un secondo e quindi integrate dal computer che le mostra con una scala a falsi colori, nei quali i colori piu’ chiari (dal rosso al bianco) corrispondono a zone ad alta riflettivita’ ottica ed i colori piu’ scuri (dal blu al nero) corrispondono a zone a bassa riflettivita’ ottica. Le differenti colorazioni dell’immagine OCT sono la risultante delle differenti proprieta’ ottiche del tessuto in esame. Il segnale OCT che proviene da un determinato strato di tessuto e’ una combinazione della riflettivita’ di quello strato e delle proprieta’ di assorbimento e dispersione degli strati sovrastanti. Operando con una lunghezza d’onda nel vicino infrarosso ed utilizzando una metodica non a contatto, l’esame risulta ben tollerato dal paziente il quale necessita di una buona midriasi (dilatazione pupillare) e possibilmente di un punto di fissazione stabile. Le differenti colorazioni dell’immagine OCT sono la risultante delle differenti proprieta’ ottiche del tessuto in esame. Il segnale OCT che proviene da un determinato strato di tessuto e’ una combinazione della riflettivita’ di quello strato e delle proprieta’ di assorbimento e dispersione degli strati sovrastanti. 

Quando serve

L’esame con OCT e’ di fondamentale importanza nella diagnosi delle sindromi dell’interfaccia vitreoretinica. Esso consente infatti di evidenziare anche precocemente eventuali variazioni morfologiche della retina come la presenza di pucker maculari, anomalie anatomiche in caso di fori maculari a parziale o a tutto spessore. Consente inoltre di valutare e misurare in tempo reale il diametro della lesione retinica in caso di fori o pseudofori e lo spessore retinico in presenza ad esempio di edema intraretinico dei margini perilesionali. Con la misurazione dello spessore retinico l’OCT permette anche una precoce individuazione di edemi retinicideterminati da diverse patologie e una loro monitorizzazione nel tempo. La presenza di eventuali membrane o trazioni vitreali puo’ essere evidenziata sotto forma di placche o tralci altamente reflettenti connessi alla superficie interna della retina. In caso di membrane neovascolari sottoretiniche ci consente di individuare la lesione e di studiarne i suoi rapporti con il sovrastante strato dell’epitelio pigmentato determinandone la sua invasivita’. In conclusione la tomografia a coerenza ottica e’ una metodica non invasiva ben tollerata dal paziente che trova il suo peculiare impiego nella diagnosi e nella valutazione di diverse patologie maculari e nella valutazione del danno glaucomatoso mediante la misurazione dello spessore delle fibre nervose. L’OCT è complementare alla fluorangiografia, soprattutto per patologie dove è importante valutare il comportamento del mezzo di contrasto nel tempo ad esempio nelle maculopatie essudative.