ILLUSTRAZIONE DIAGNOSTICA

02.06.2016 13:03

Campo visivo e perimetria

In cosa consiste

L’esame del campo visivo computerizzato serve per valutare se esistano sia alterazioni di sensibilità retinica sia alterazioni a carico del nervo ottico. L’esame è svolto un occhio alla volta (al paziente sarà quindi occluso prima l’occhio sinistro e poi l’occhio destro). La durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio. Il paziente è posto in modo da fissare 4 mire luminose di colore verde all’interno di una cupola e dovrà tenere un pulsante in mano. Le luci servono da mire di fissazione e devono quindi essere fissate per tutta la durata dell’esame. All’interno della cupola si vedranno delle lucine di colore giallo che si accendono e si spengono (come dei piccoli flash): ogni volta che la lucina gialla è percepita, il paziente dovrà schiacciare il pulsante che ha in mano. Questi flash hanno dimensioni e luminosità differenti e possono presentarsi sia vicino alle mire di fissazione (le 4 lucine verdi) sia nella periferia della cupola. Nel caso in cui la lucina gialla si accenda alla periferia della cupola, è importante che l’occhio continui a guardare le mire di fissazione e non insegua le lucine gialle. 

Strumenti impiegati

Lo studio del campo visivo può essere effettuato mediante perimetria manuale o automatica. La perimetria automatica consente di testare un numero maggiore di punti (100), rispetto a quella manuale. Inoltre, grazie a degli algoritmi numerici permette di determinare la distribuzione del difetto e la sensibilità della retina, che vengono poi comparati con i risultati della popolazione “normale”, ossia senza deficit di campo visivo. Il metodo di Zingirian-Gandolfo permette una analisi del campo visivo binoculare, rapida e completa, con calcolo della minorazione della visione periferica. Infatti, consente una valutazione ottimale a livello funzionale, poiché è importante la quantificazione del danno visivo periferico nelle condizioni normali delle attività quotidiane.

Quando serve

Il campo visivo permette di rilevare e quantificare le perdite di sensibilità retinica, quantificando gli eventuali difetti periferici o centrali. L’esame del campo visivo è un test fondamentale nella diagnosi e nella valutazione del glaucoma, ma può risultare di notevole utilità anche nello studio di alcune patologie a carico di retina, nervo ottico e sistema nervoso centrale; talvolta può essere utile anche nell’individuazione di alcuni tumori cerebrali